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ToggleNel caso ci fosse ancora qualche dubbio che il governo spagnolo vuole controllare le criptovalute, il Consiglio dei ministri spagnolo ha adottato un progetto preliminare che lo conferma.
Martedì 13 ottobre scorso, il ministro delle Finanze spagnolo ha comunicato che è stato adottato il “Progetto preliminare di legge sulle misure di prevenzione e di lotta contro la frode fiscale”.
Questa misura mira a rafforzare le pratiche e le politiche statali volte a riscuotere imposte sul territorio spagnolo. Per diventare legge, questo progetto deve essere approvato dal Parlamento spagnolo.
Il progetto preliminare prevede una serie di misure volte a “evitare la frode fiscale” ed è per questo che si rivolgono in particolare ai pagamenti in contanti per professionisti, la proibizione per legge delle amnistie fiscali e dell’uso delle criptovalute.
Il Ministro delle Finanze, Maria Jesús Montero, si è espresso dicendo che “a partire da questo momento, i cittadini sanno che lo Stato spagnolo non si arrenderà né cercherà scorciatoie nella lotta contro la frode fiscale”.
Sarà “prevenire la frode fiscale” o aggiungere 800 milioni di euro in più di recupero, ciò che spinge a questa nuova misura controversa?
Secondo il progetto preliminare, il governo spagnolo vuole controllare i criptoattivi obbligando gli spagnoli e/o residenti in Spagna a informare lo Stato in merito alla detenzione di monete digitali.
Allo stesso tempo, dovranno riferire tutte le operazioni effettuate con criptovalute, sia in Spagna che all’estero.
E se i cittadini scelgono di non segnalarlo? La mia opinione personale è che sarà molto difficile accedere a tali dati da parte del governo in quanto, anche seBitcoin non è completamente anonimo, è impossibile che un governo possa rintracciare tutte le transazioni degli spagnoli in Spagna o al di fuori della Spagna.
Inoltre, se gli utenti scelgono di acquistare Bitcoin in contanti attraverso servizi totalmente anonimi come i vouchers di Bitnovo per comprare criptovalute.
I voucher per acquistare bitcoin e altre criptovalute sono disponibili presso migliaia di negozi partner che si trovano in questa mappa.
Il testo del progetto preliminare di bilancio dice esattamente che i contribuenti spagnoli dovranno fornire allo Stato informazioni sulle criptovalute che custodiscono. Inoltre, dovranno segnalare qualsiasi tipo di operazione in cui acquistano, trasmettono, consentono, trasferiscono, riscuotono o pagano con le criptovalute.
Anche il contante sarà controllato, e il progetto prevede una riduzione dei pagamenti in contanti a professionisti. Se il progetto viene approvato e trasformato in legge, l’importo massimo di pagamento in banconote cartacee passerà da 2.500 euro a solo 1.000. E gli unici esonerati da questa modifica saranno le “piccole famiglie” e le transazioni tra privati.
Quali implicazioni avranno tali misure nell’economia spagnola? Fa parte di una strategia di fronte al possibile lancio dell’euro digital? Il governo può regolare le criptovalute o è una misura assurda?
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