Qualsiasi appassionato del mondo della blockchain e delle criptovalute si sará sicuramente imbattuto più di una volta nel termine Hard Fork.
Ecco perchè oggi vogliamo fare un pó di chiarezza sul significato di questo termine e spiegare dettagliatamente di cosa si tratta e che effetti ha nel mondo delle crypto.
Il termine Hard Fork significa “biforcazione” e, nel caso specifico della Blockchain (catena di blocchi), un Fork genera una biforcazione o divisione della stessa in due catene, delle quali una sará l’originale e l’altra quella nuova.
Allo stesso tempo, successivamente alla biforcazione, le due catene e le rispettive transazioni non saranno più compatibili, pur mantenendo la blockchain lo storico delle transazioni avvenute fino al momento del Fork.
Oltretutto è importante ricordare che la biforcazione garantisce ai possessori dei token della vecchia criptovaluta la distribuzione dell’equivalente nella nuova che è stata generata dal Fork.
Al contempo i miners potranno decidere se restare nella blockchain originale o se passare alla nuova, qualora ne condividano le caratteristiche e gli obiettivi.
Un Hard Fork può avvenire per diverse ragioni e può essere di due tipi: pianificato o legato a contenzioso, anche se alla base di un Hard Fork soggiace l’idea di superare alcuni limiti e implementare funzionalitá importanti per il codice del software di un token, in modo da migliorarne la scalabilitá e i problemi di governance.
In generale, tra le ragioni più comuni che inducono a un Hard Fork, troviamo:
Si tratta del caso più comune, dovuto alla necessitá di aggiornare o risolvere falle del codice sorgente di un token.
Ne è un esempio la blockchain di Ethereum, che fu sottoposta a un Fork per la risoluzione di un bug che causó, nel giugno 2016, l’hackeraggio della DAO Decentralized Autonomous Organization) e il conseguente furto di circa 32 milioni di dollari in Ethereum.
Dato che tutte le modifiche che si producono nel codice di un token vengono adottate dagli stessi partecipanti di un network, qualora questi fossero in possesso di token a sufficienza, e in caso di mancanza di consenso da parte dei nodi che tengono in vita la blockchain, ci si metterà d’accordo per creare un nuovo token con una sua propria blockchain, dando vita ad un Hard Fork.
Ethereum Classic (ETC)
L’Hard Fork della rete Ethereum, è uno degli esempi più noti.
Como accennato in precedenza, il 17 giugno 2016 una falla nel codice della blockchain di Ethereum, che provocó il furto di quasi 40 milioni di dollari in Ether, portò la Comunità Ethereum a dare il consenso a un Hard Fork, a partire del quale vide la luce il token di Ethereum Classic (ETC), e con il quale si decise di ‘restituire’ i fondi sottratti, tornando alla versione della blockchain in cui i fondi non erano stati ancora rubati. Allo stesso tempo venne sviluppata una nuova catena in cui invece si tenne conto del furto.
Se ti interessa sapere un pó di più circa la creazione del token di Ethereum Classic ti consigliamo di leggere il documento sulla ‘Dichiarazione di indipendenza di ETC’).
Bitcoin Cash ( BCH)
Uno degli esempi più significativi di Hard Fork legato a contenzioso è sicuramente la creazione del token di Bitcoin Cash (BCH).
Il 1 di agosto del 2017 fu lanciata la nuova criptovaluta, per volere di un gruppo di minatori, sviluppatori, investitori e utenti che decisero di biforcare la blockchain originale di Bitcoin e creare una nuova versione che superasse alcuni dei limiti del suo software.
L’obiettivo del Fork e della creazione di BCH era quello di incrementare il limite della grandezza del blocco da 1 MB a 8 MB e aumentare cosí il numero delle transazioni che il network era capace di elaborare, cosa che avrebbe garantito una drastica riduzione delle commissioni pagate dagli utenti.
Se desideri sapere un pó di più sulle origini di BCH e le sue caratteristiche, non perderti l’articolo su Bitcoin cash, l’Hard Fork del Bitcoin
Un Soft Fork avviene per un aggiornamento del software, che va a sostituire e modificare il codice anteriore. Tale modifica si basa sul consenso dei nodi della rete che implementano l’update.
Un Soft Fork dunque si distingue da un Hard Fork per un motivo di retro-compatibilità tra le catene.
Mentre un Hard Fork dividerá la blockchain in due blocchi, che saranno soggetti a regole diverse e per questo saranno incompatibili tra loro, un Soft Fork avviene per una modifica del software che va a sostituire il codice anteriore e che però continua ad essere compatibile con le versioni precedenti.
Con l’Hard fork generalmente si crea un nuevo token/moneta, mentre con un Soft Fork ciò non avviene.
Dopo aver spiegato dettagliatamente il significato del termine Hard Fork e le caratteristiche che lo differenziano da un Soft Fork, ci auguriamo che adesso i due termini ti siano molto più chiari e familiari.