Tabella dei Contenuti
ToggleHai mai sentito parlare di Hans Peter Luhn? Bene, se sei addentrato nel mondo della tecnologia blockchain, è probabile che la tua risposta sia affermativa. In caso contrario, ti invitiamo a continuare a leggere, poiché Luhn è senza dubbio una personalità che ha contribuito enormemente alla tecnologia attuale.
Quindi, se sei curioso della sua storia e dei contributi che ha dato all’universo delle criptovalute, di seguito riveleremo chi è Hans Peter Luhn e quello che questo scienziato informatico tedesco ha portato nel mondo della crittografia.
Hans Peter Luhn nacque a Barmen, in Germania, il 1 ° luglio 1896. Dopo aver terminato il liceo, si trasferì in Svizzera per imparare il mestiere della stampa commerciale, al fine di entrare nell’azienda di famiglia. Tuttavia la sua carriera fu interrotta per prestare servizio nell’esercito tedesco durante la prima guerra mondiale, dove prestò servizio come ufficiale delle comunicazioni.
Dopo la guerra Luhn si recò negli Stati Uniti dove lavorò nel settore tessile. Lì diede vita alla sua prima invenzione, il Lunometro, un numeratore di fili che è ancora sul mercato. Tra gli oltre 80 brevetti che gli vennero concessi, Luhn fu il creatore dell’indicizzazione KWIC (Key Words In Context) ed è principalmente noto per essere l’inventore di quello che oggi è conosciuto come l’algoritmo di Luhn, che mira a rilevare errori nella trascrizione delle cifre.
Nel 1941 entrò in IBM come ingegnere senior di ricerca per poi diventare direttore della Divisione Ricerca Recupero Informazioni.
Il suo ingresso nel mondo della scienza dell’informazione risale al 1947, quando gli fu chiesto di lavorare su un problema presentato a IBM che coinvolse la ricerca di composti chimici registrati in forma codificata. Per risolvere il problema, Luhn utilizzò schede perforate.
Negli anni ’50 iniziò a dedicarsi più tempo a problemi di archiviazione e recupero che le biblioteche e i centri di documentazione incontravano frequentemente.
Luhn decise di applicare il calcolo statistico delle parole dai testi per poter stabilire quali parole avessero un aspetto più frequente di altre, diventando così un valido strumento per il recupero delle stesse.
Indubbiamente, questa scoperta influenzó in modo significativo lo sviluppo della disciplina di Recupero informazioni e indicizzazione automatica.
Oggi possiamo affermare che Luhn fu uno dei primi a sviluppare molte delle tecniche comuni nella scienza dell’informazione..
Queste tecniche includono l’elaborazione di testo completo, codici hash, indicizzazione automatica, astrazione automatica.
Tuttavia, ci sono due contributi che hanno avuto un grande impatto:
Algoritmo di Luhn o formula di Luhn, conosciuto anche come algoritmo “modulo 10” o “mod 10”, è una formula di addizione di verifica semplice che viene utilizzata per convalidare una varietà di numeri di identificazione.
Oggi questo algoritmo lo è molto usato nelle carte di credito, numeri di identificazione nazionali o numeri di sicurezza sociale.
Questa invenzione è stata registrata negli Stati Uniti con il Brevetto No. 2.950.048 il 23 agosto 1960.
Tuttavia, l’algoritmo di Luhn non fu progettato per proteggere da attacchi dannosi, ma per proteggere da errori accidentali, cioè è fu creato come un metodo semplice per distinguere i numeri validi dai numeri sbagliati o non corretti.
La formula di Luhn controlla un numero con la sua cifra di controllo inclusa. Questo numero viene aggiunto a un numero di conto parziale per generare il numero di conto completo.
Facciamo un esempio pratico con il numero di una carta bancaria con il seguente numero: 4003600000000014
Per essere valido il numero deve superare la seguente prova:
La cifra di controllo (l’ultimo 4 evidenziato in blu nell’immagine) non si raddoppia né deve essere inclusa in questo calcolo.
4003600000000014
1 x 2 + 0 x 2 + 0 x 2 + 0 x 2 + 0 x 2 + 6 x 2 + 0 x 2 + 4 x 2
= 2 + 0 + 0 + 0 + 0 + 1 + 2 + 0 + 8 = 13
13 + 4 + 0 + 0 + 0 + 0 + 0 + 3 + 0 = 20
In questo caso, l’ultima cifra di 20 è 0. Allora, il numero della carta è corretto.
Concludiamo ricordando un altro importante contributo che Hans Peter Luhn ha lasciato alla tecnologia. Luhn è stato anche il primo a coniare il termine Business Intelligence.
In un articolo “A Business Intelligence System” pubblicato nel 1958 menzionò per la prima volta questo termine e lo definì come: “la capacità di apprendere le relazioni dei fatti presentati in un modo che guida le azioni verso un obiettivo desiderato”. Nonostante fosse una versione molto semplice, è stato un importante precursore di una delle tecnologie più importanti di oggi.